La Commissione Lavoro del Senato sta arrivando alla conclusione delle votazioni sugli emendamenti presentati al DDL 3249. All’interno le proposte presentate dall’Alleanza delle Cooperative
La Commissione Lavoro del Senato sta arrivando – questo pomeriggio – alla conclusione delle votazioni sugli emendamenti presentati al DDL 3249.
Possiamo quindi, tracciare una prima provvisoria valutazione sul testo che uscirà dalla Commissione per andare in aula Senato nelle prossime ore.
Alleanza delle Cooperative aveva presentato una serie di proposte migliorative del disegno di legge che sono state recepite nei lavori in corso per il 90%.
Contemporaneamente – come noto – abbiamo partecipato alla presentazione di pacchetto più ampio di emendamenti insieme alle altre Organizzazioni datoriali, sul quale però, è necessario attendere la chiusura della votazione per operare una valutazione puntuale. Ciò nonostante, già in queste ore è chiaro che i Senatori hanno tenuto conto dei suggerimenti proposti e molti emendamenti sono entrati nel testo.
Per quanto riguarda i temi specifici sui quali Alleanza delle Cooperative ha sollevato l’attenzione, le proposte accolte riguardano:
- l’entrata sull’assicurazione sociale per l’impiego – Aspi – per i soci lavoratori ex regime DPR 602 con una gradualità di 5 anni, per sostenere l’aumento del costo del lavoro che ne sarebbe derivato, in connessione con una determinazione annuale delle prestazioni erogate rimandata a successivo decreto ministeriale;
- il ripristino della norma che sostiene l’autoimprenditorialità cooperativa, con la liquidazione in unica soluzione dell’Aspi per intraprendere forme di auto impiego;
- allargamento della definizione di lavoro stagionale anche a quanto stabilito nei CCNL già stipulati, al fine di evitare l’aggravio del costo del lavoro dell’1,4% inserito sulla tipologia del contratto di lavoro a termine. Quindi, oltre al settore dell’agricoltura, entrano nel nuovo perimetro anche l’agroalimentare, la forestazione, il turismo.
- Sono stati esentati i cambi d’appalto dalla nuova tassa sui licenziamenti, perché gli eventuali licenziamenti sono conseguenza dell’appalto e non della volontà dell’impresa;
- Anche le attività professionali con iscrizione ad albi, ordini, registri, ruoli o elenchi qualificati sono state escluse dalle presunzioni che trasformano queste attività svolte con partita IVA in lavoro subordinato.
- Infine, sembra confermata anche una nuova delega al Governo per operare un’estensione delle protezioni sociali al settore della pesca.
Possiamo, quindi, parlare di un risultato soddisfacente, che tiene conto delle istanze e delle esigenze delle imprese cooperative. Adesso si tratterà di consolidare quanto ottenuto in questa prima delicata fase, nei successivi passaggi parlamentari che, però, dovrebbero avvenire con maggiore velocità, in considerazione del complesso e positivo lavoro fatto dall’XI Commissione Lavoro del Senato.