Gardini: “In Europa cresce consapevolezza su ruolo sociale ed economico assunto dalla cooperazione. Auspicio è stessa sensibilità anche nelle istituzioni italiane”
“Accogliamo con soddisfazione che nelle sedi europee cresce la consapevolezza sul ruolo assunto dalla cooperazione. Ci auguriamo che anche in Italia Parlamento e istituzioni maturino la stessa sensibilità, promuovano e sostengano l’economia cooperativa che anche nella crisi ha dato prova di maturità e di tenuta sociale ed economica sui territori”.
Così Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative commenta la proposta di risoluzione approvata oggi dalla Commissione Industria del Parlamento Europeo.
(ANSA) – BRUXELLES, 30 MAG – Le imprese cooperative hanno dimostrato di essere più resistenti alla crisi e possono svolgere un “ruolo chiave” per la ripresa economica: l’Ue deve varare una serie di specifiche politiche per il settore, garantendo adeguati finanziamenti. E’ il senso di una proposta di risoluzione approvata oggi dalla commissione Industria del Parlamento europeo. “Oggi nell’Ue si contano 160 mila imprese cooperative in cui lavorano 5,4 milioni di persone, contribuendo in media al 5% del Pil degli Stati membri”, ha spiegato la relatrice Patrizia Toia, eurodeputata del Pd e vicepresidente del Gruppo dei socialisti e democratici (S&D). Le cooperative sono riuscite a rispondere in maniera efficace alla crisi “grazie alla propria flessibilità e grazie a un modello di governance basato sul controllo democratico da parte dei suoi membri”, ha aggiunto l’europarlamentare. La risoluzione invita la Commissione europea e i Paesi membri a sostenere il modello imprenditoriale cooperativo, anche attraverso la concessione di fondi della Banca europea degli investimenti (Bei). Nel testo si ritiene inoltre che il trasferimento di un’impresa ai dipendenti mediante la creazione di una cooperativa sia spesso la soluzione migliore per garantirne la continuità. In tale prospettiva, si chiede che questi trasferimenti siano sostenuti da un’apposita linea di bilancio dell’Ue. La proposta di risoluzione dovrà ricevere il via libera della plenaria di Strasburgo a metà giugno. (ANSA)