Presentando a Roma i temi del Congresso nazionale Sic (Societa’ italiana di chirurgia) che prenderà il via il 25 ottobre a Rimini, il Presidente Enrico De Antoni ha ricordato che “l’80% dei professionisti del bisturi nel corso della propria carriera incappa in almeno una richiesta di risarcimento.
Accuse di malpractice che nell’80% dei casi si risolvono con un’assoluzione, dopo un iter processuale che dura anche 7-8 anni”. A quanto pare solo nel 2008 si sono registrati circa 12 mila i processi penali e 30 mila richieste di risarcimento. Un vero e proprio incubo per i 6 mila chirurghi Italiani impegnati in sala operatoria. Secondo De Antoni, “il timore di possibili conseguenze penali ha creato in questi anni la premessa della medicina difensiva: l’80% dei chirurghi prescrive esami inutili, e il 20% evita di operare se l’intervento e’ troppo a rischio di contenzioso”. E questo comporta costi pesanti per la sanità. Rocco Bellantone, segretario generale Sic, agggiunge che “Si calcola che gli esami e le visite inutili della medicina difensiva costino 2-3 miliardi l’anno”.