“Paghiamo come le altre imprese. Sono leggenda le voci sugli sgravi fiscali”. Marino su Corsera, QN, Ansa e Unita’ sui rumours di una possibile ulteriore tassazione
Leggi le interviste al presidente Marino rilasciate a Il Corriere della Sera e QN (Carlino, Nazione Giorno), oltre alle dichiarazioni riprese da L’Unità del 24 agosto.
Le dichiarazioni il presidente le aveva rilasciate il giorno prima in uníntervista esclusiva all’ANSA: “E’ una leggenda metropolitana che riemerge ciclicamente” così il presidente Marino, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, boccia come “discorso sul nulla” le voci circa una misura allo studio dei tecnici del governo sulla manovra avente per oggetto sgravi di cui godono le imprese cooperative.
Quello degli sgravi, ha detto Marino a colloquio con l’ANSA, “é un problema affrontato dal governo Berlusconi a ogni inizio di legislatura, precisamente nel 1994, 2001 e nel 2008, fino a un ridimensionamento drastico di quasi tutte le agevolazioni.
Allo stato le cooperative – ha proseguito Marino – sono tassate come tutte le altre imprese, ad eccezione di una parziale riduzione dell’aliquota relativa agli utili portati a riserva in un fondo indisponibile e indivisibile per l’impresa cooperative. Stiamo parlando non di miliardi, si badi bene, ma di un valore, nel 2010, di qualche decina di milioni di euro”.
Marino ha aggiunto di non avere comunque conferme sul punto in discussione. “Ma ciclicamente torna questa storia delle agevolazioni delle cooperative, è un fatto politico legato alla vicenda delle coop rosse ma c’é anche disinformazione” ha aggiunto affermando di essere pronto, dati alla mano, a dimostrare quanto sostenuto circa l’entità dei benefici fiscali. Riguardo ai contenuti della manovra, l’Alleanza delle Cooperative ribadisce la “necessità di farla e nei tempi in cui è stata fatta; può essere migliorata nel cammino parlamentare”.
Gli interventi sulle pensioni, dice Marino, “devono essere attuati con più coraggio così come i tagli sui costi dello Stato. Iniqua la tassa di solidarietà che pesa su una platea di 600mila cittadini”.