Una struttura sanitaria assistenziale ha convenuto in giudizio il marito e le figlie di una donna ricoverata al fine di ottenere il pagamento del residuo della retta giornaliera, sostenendo di aver ricevuto somme minori rispetto a quelle dovute, in particolare da una delle figlie, che aveva sottoscritto una "domanda di ammissione e dichiarazione...
Attenti a qualificare il danno da perdita di chances
Una donna e suo figlio hanno citato in giudizio la ASL chiedendone la condanna al risarcimento dei danni patiti per la morte del loro congiunto, causata da negligenza ed imperizia dei medici del locale ospedale. Hanno sostenuto, tra l’altro, che i sanitari non si sono attivati immediatamente per contattare una struttura dotata di reparto di...
E’ necessario il consenso anche se il paziente è un medico
Un medico radiologo ha citato in giudizio la struttura ospedaliera presso la quale lavorava per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di una terapia cortisonica somministratagli, ritenendo di non essere stato reso edotto dei rischi della cura e messo nelle condizioni di prestare il prescritto consenso informato. Il Tribunale ha...
Esclusa la responsabilità dello specialista se manca il nesso di causalità
Durante lo svolgimento di alcuni esercizi fisici di riscaldamento in vista dello svolgimento di una partita di calcio, a causa di un improvviso arresto cardiaco, decedeva un giovane di sedici anni. I congiunti hanno agito giudizialmente affinchè venisse accertata la responsabilità del medico ritenuto responsabile dell’evento per aver rilasciato...
Equipe medica: responsabilità per esiti letali nel post-operatorio
Il Tribunale di Taranto ha affermato la penale responsabilità di tre medici imputati per il reato di omicidio colposo in danno di un paziente condannandoli anche al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili. La sentenza è stata parzialmente riformata in appello con una riduzione della pena per effetto della concessione...
Garze nell’addome e nesso di causalità
Alcuni medici chirurghi e due infermieri sono stati chiamati a rispondere del reato di lesioni personali colpose in quanto, avendo sottoposto un paziente ad intervento di aneurismectomia più innesto di by-pass aorto-bisiliaco, per presunta negligenza, imprudenza e imperizia, consistita nel dimenticare di rimuovere dalla cavità addominale una...
Colpa medica: a carico del medico la prova della particolare difficoltà della prestazione
Due coniugi hanno chiamato in giudizio la ASL e un medico per ottenere il risarcimento dei danni subiti dal figlio per la perdita totale ed irreversibile del visus all'occhio destro e per una forte miopia all'occhio sinistro, causati dalla permanenza del bambino in incubatrice per 45 giorni, senza assistenza e omettendo il necessario controllo...
Il momento in cui si concretizza l’errore diagnostico
Una donna operata d’urgenza nel febbraio del 2004 per il grave decorso di una gravidanza extrauterina ha richiesto il risarcimento del danno biologico e morale collegato ad una condotta ritenuta illecita dei medici e delle strutture sanitarie per averle fornito una diagnosi inesatta e tardiva della sua particolare condizione. La gestante dopo due...
Vessatorio allontanare il medico dalla sala operatoria
Il direttore di una clinica universitaria è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio ed interruzione di pubblico servizio, poiché aveva emarginato un medico, impedendogli di prestare l'attività chirurgica, e aveva privato di funzioni un dirigente sostituto responsabile di Unità Operativa Complessa. Il Tribunale ha riconosciuto l’imputato...
Rifiuto della consulenza specialistica in altro reparto
Un medico cardiologo di turno presso il reparto di cardiologia di una struttura ospedaliera è stato condannato a sei mesi di reclusione per il reato di rifiuto di atti d’ufficio per aver omesso di effettuare una consulenza su un paziente ricoverato in altro reparto. La decisione è stata sottoposta dall’imputata al vaglio della Corte di...