La difettosa tenuta della cartella clinica da parte dei sanitari non può pregiudicare sul piano probatorio il paziente cui anzi -in ossequio al principio di vicinanza della prova- è dato ricorrere a presunzioni se sia impossibile la prova diretta a causa del comportamento della parte contro la quale doveva dimostrarsi il fatto invocato. Tali...
E’ necessaria la querela di falso per contestare il contenuto del certificato del medico di controllo INPS
Il certificato redatto da un medico convenzionato con l'INPS per il controllo della malattia del lavoratore è atto pubblico che fa fede fino a querela di falso della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che l'ha formato, nonché dei fatti che il pubblico ufficiale medesimo attesta aver compiuto o esser avvenuti in sua presenza La...
Continuità assistenziale: le rivendicazioni economiche scaturenti dall’accordo integrativo regionale, vanno richieste al giudice ordinario.
I rapporti cd. "convenzionali" intercorrenti tra i medici di medicina generale e gli enti sanitari, disciplinati da accordi collettivi, hanno indubbiamente la natura privatistica di rapporti di prestazione d'opera professionale, svolta con carattere di parasubordinazione. L'amministrazione, in tali rapporti, agisce come soggetto di diritto...
la Cassazione torna sull’onere probatorio della struttura sanitaria
La Corte di cassazione, con la sentenza numero 24073/2017 del 13 ottobre (qui sotto allegata), è tornata a ribadire le regole del riparto dell'onere probatorio in caso di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria nei confronti dei pazienti. In particolare, conformandosi a un orientamento ormai consolidato e cristallizzato dalla...
Anche ai titolari di struttura semplice a valenza dipartimentale è consentita la partecipazione al bando per direttore sanitario
La normativa contrattuale "esclude che possano esservi rapporti di subordinazione tra una struttura semplice dipartimentale e una struttura complessa che afferisce allo stesso dipartimento. I rapporti tra il responsabile di una struttura semplice dipartimentale e i responsabili delle strutture complesse che afferiscono allo stesso dipartimento...
Onere probatorio delle linee guida e rilevanza sul danno erariale
Ai fini della valutazione del nesso causale tra la condotta dei sanitari e il danno indiretto per malpractice medica, non è sufficiente contestare una condotta difforme dalle linee guida prodotte in giudizio dalla parte pubblica (nel caso in cui si dimostri che le stesse sono accreditate presso la comunità scientifica), ma spetta al Pubblico...
Solo la guardia medica provvisoria è compatibile con la borsa di studio
Non esclude l’antigiuridicità dell’attività di guardia medica svolta dal sanitario, sul presupposto, sostanzialmente, della riconducibilità della stessa alle eccezioni di cui all'art.19, comma 11, legge n. 448/2001. A tal riguardo, va evidenziato che la deroga prevista da tale ultima disposizione, di carattere eccezionale e, dunque, non...
Decesso per erronea classificazione delle condizioni del paziente in codice verde: responsabilità dell’infermiere.
L’erronea classificazione delle condizioni del paziente in codice verde è stato frutto della condotta omissiva-imperita e negligente- tenuta dall’infermiera , che trascurava del tutto di apprezzare le condizioni del paziente, sia all’arrivo in pronto soccorso sia successivamente nella doverosa rivalutazione che si imponeva, in ragione della...
Condotta prescrittiva di farmaci particolarmente difforme rispetto alla generalità dei medici operanti nelle rispettive ASL: esclusione di responsabilità
L'assenza di documentazione (diagnostica strumentale, indicazione specialistica, ecc.) che dimostri l'esistenza delle patologie che avrebbero giustificato la prescrizione dei farmaci non costituisce dimostrazione, neppure di tipo presuntivo, del danno erariale, considerando, per un verso, che non è obbligo del medico conservare copia di referti o...
Responsabilità medica: il paziente che non riceve l’informativa va sempre risarcito
L'omessa informazione del medico al paziente è punibile ex se, senza che sia necessario dimostrare che, se l'obbligo informativo fosse stato correttamente adempiuto, il paziente avrebbe probabilmente rifiutato l'intervento al quale invece si è sottoposto. La Corte di cassazione lo ha ricordato nella recentissima sentenza numero 16503/2017 del 5...