Solo l’odontoiatra o l’igienista sono abilitati a fare lapulizia dei denti. Parola di Cassazione. La Corte, infatti, ha confermato una sanzione di 684 euro inflitta a un odontoiatra che aveva consentito a due suoi assistenti odontotecnici di fare la pulizia dei denti ai pazienti dello studio medico.

Secondo la Corte, il titolare dello studio è responsabile perché ha consentito un esercizio abusivo della professione e la multa pertanto va fatta non solo agli odontotecnici che si sono cimentati nella pulizia dei denti ma anche allo stesso titolare dello studio che ha consentito loro di farlo.

La condanna all’odontoiatra era stata già inflitta dal gip del tribunale di Belluno ed il provvedimento ha ora trovato conferma nella decisione della Sesta Sezione Penale della Corte (sentenza 4294/2009).

Nell’impianto motivazionale della sentenza la Corte scrive che “l’attività di ablazione del tartaro e di lucidatura delle arcate dentarie non può essere esercitata se non da un medico odontoiatra o da un igienista dentale, con la conseguenza che commette il reato di esercizio abusivo della professione di igiene dentale il soggetto che esegua simili attività senza avere conseguito detta speciale abilitazione”.

Secondo i Giudici di Piazza Cavour l’odontotecnico “è abilitato unicamente a costruire apparecchi di protesi dentaria su modelli tratti dalle impronte fornite dal medico chirurgo, restando esclusa anche alla presenza ed in concorso del medico o dell’abilitato all’odontoiatria, alcuna manovra, cruenta o incruenta, nella bocca del paziente, sana o ammalata”.