Sono tenuti a risarcire l’ASL quanti abbiano agito nella consapevolezza o, almeno, nella colpevole ignoranza, che il dipendente svolgesse mansioni superiori, nulla concretamente facendo per ricondurre a legalità la situazione. La Corte dei Conti ha osservato che non può esservi colpa lieve in questo poiché i responsabili – dirigenti medici, per cultura ed esperienza professionale, dispongono degli strumenti cognitivi e valutativi idonei ad apprezzare le situazioni funzionali dei dipendenti loro affidati o, comunque, con i quali hanno avuto un rapporto di lavoro continuato e non episodico