Con una nota del 12 Aprile a firma del Presidente, Dr. Amedeo Bianco, diretta al Ministero della Salute, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri sollecita l’apertura di un tavolo tecnico sulle modalità e procedure di affidamento degli incarichi di medico competente per la sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro.

Nel documento si precisa che “la Federazione, ente pubblico esponenziale dell’intera categoria medica, ha espresso a più riprese forti elementi di criticità in ordine alla prassi consolidata di indire gare di appalto al ribasso per l’affidamento del c.d. “servizio di sorveglianza sanitaria” di cui all’art. 41 del D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni e integrazioni”.

La lettera prosegue, quindi, affermando che indire bandi di gara al ribasso da parte di imprese private e di pubbliche amministrazioni “si pone in contrasto con l’elaborazione di corrette procedure per l’adozione e la efficace attuazione di modelli di organizzazione e di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro” e che “l’utilizzo del criterio del prezzo più basso in luogo dell’offerta più qualificata comporta il rischio di scelte che vanno a scapito della qualità della prestazione professionale e correlativamente della sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro”.

Dopo aver richiamato gli aspetti critici di alcune gare di appalto già espletate e alcuni fondamentali principi sanciti dal Codice di Deontologia Medica, la nota conclude rilevando che “la fattispecie indicata in oggetto, oltre a creare un conflitto tra norme giuridiche e norme deontologiche, appare lesiva dell’interesse primario e costituzionalmente rilevante della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Da quanto espresso scaturisce la proposta, richiamata in premessa, della “costituzione, in pieno spirito collaborativo, di un tavolo tecnico sulle modalità e procedure di affidamento degli incarichi di “sorveglianza sanitaria” nei luoghi di lavoro che dovrebbe vedere coinvolti rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri–Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero della Salute e della FNOMCeO al fine di conseguire una efficiente rete di servizi professionali e una efficace tutela del diritto alla sicurezza dei lavoratori”.