Con la sentenza n. 32103 il Tar Lazio ha stabilito che, in caso di concorso pubblico, il diritto di accesso ai documenti amministrativi prevale sul diritto alla riservatezza. È questo il principio espresso dai giudici di legittimità di primo grado della regione Lazio con la sentenza depositata lo scorso 3 settembre. In particolare, la seconda sezione quater del Tar ha stabilito che i partecipanti ad un concorso possono accedere ai verbali, alle schede di valutazione ed agli elaborati degli altri candidati senza che il diritto alla riservatezza degli altri candidati ne risulti leso. Infatti, come si legge dalla motivazione della sentenza “i concorrenti, prendendo parte alla selezione, hanno evidentemente acconsentito a misurarsi in una competizione nella quale la comparazione dei valori costituisce l’essenza”. Inoltre questi atti, “una volta acquisiti alla procedura, escono dalla sfera personale dei partecipanti.