Il d.l. 69/2013 (“del fare”) è stato recentemente convertito in legge 98/2013. Tralasciando l’istituto della mediazione obbligatoria (in vigore dal prossimo 21 Settembre) queste sono alcune tra le modifiche apportate maggiormente rilevanti:

P.A. e indennizzo da ritardo. 30 euro per ogni giorno di ritardo per un massimo di 2000 euro. I privati interessati dovranno rivolgersi, entro 20 giorni dalla scadenza dei termini dell’obbligo a provvedere, al responsabile del procedimento, il quale dovrà a sua volta o ottemperare alla richiesta (in un termine pari alla metà dell’originario) oppure provvedere a liquidare l’indennizzo sulla base dei criteri sopra esposti. L’istituto opera “in via sperimentale” soltanto ai procedimenti inerenti l’avvio e l’esercizio di attività d’impresa a partire dall’entrata in vigore della legge di conversione (21 Agosto 2013). Entro 18 mesi l’istituto potrà essere confermato, rimosso o modificato.

Semplificazioni burocratiche: le date uniche. Come L’UE insegna, anche in Italia gli obblighi amministrativi dovranno essere uniformati a scadenza unica: o al 1 Gennaio o al 1 Luglio di ogni anno.



Le semplificazioni per l’edilizia, in particolare l’estensione della SCIA ad ipotesi in precedenza escluse. La SCIA può essere utilizzata anche nei casi di interventi edilizi contemplanti la modifica della sagoma degli edifici (in precedenza era necessario il permesso di costruire). Importanti eccezioni sono: gli edifici sottoposti a vincolo paesaggistico o culturale; aree espressamente individuate a mezzo di delibera comunale; aree site in centri storici e di particolare importanza ambientale, artistica e culturale. Inoltre: abolita la dichiarazione del tecnico abilitato; Gli interessati potranno inoltre richiedere allo Sportello Unico per l’Edilizia (competente anche alla raccolta ed al rilascio di singoli atti di autorizzazione e di assenso, da richiedere altrimenti alle singole amministrazioni territoriali) il rilascio del certificato di agibilità parziale nel caso in cui l’opera non sia ancora compiuta nella sua interezza ma siano stati ultimati i lavori entro singole unità abitative. L’attestazione di agibilità, infine, può essere trasmesso allo sportello unico dal direttore dei lavori in alternativa alla richiesta di rilascio dello stesso.

Le semplificazioni in tema di governo del territorio. In particolare, ambiente e paesaggio. Si passa dalla previsione legislativa del silenzio rifiuto all’obbligo per la P.A. di concludere i procedimenti amministrativi di rilascio del permesso di costruire in presenza di determinati vincoli paesaggistici ed ambientali con un provvedimento espresso. Inoltre, il parere del soprintendente necessario al rilascio di autorizzazione paesaggistica deve ora essere rilasciato entro il termine di 45 giorni (non più 90).

Appalti pubblici: semplificazione del DURC. Il Documento Unico di Regolarità Contributiva è ora acquisito d’ufficio in via telematica dalle stazioni appaltanti, sarà richiesto soltanto per le fasi fondamentali del contratto e la sua valenza è stata aumentata da 90 a 120 giorni. Altrettanto rapida e immediata la richiesta di regolarizzare tale certificazione, necessaria sia per i pagamenti intermedi che per il saldo finale.

Semplificazioni in materia di lavoro. Gli interventi legislativi hanno ridotto i c.d. oneri amministrativi, potenziando invece la tutela al lavoratore. Le semplificazioni riguardano le attività a basso rischio di infortuni e di malattie professionali; tali imprese saranno individuate da apposito decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Modificati anche i termini per l’espletamento di verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro e potenziata la telematizzazione di comunicazioni e notifiche nonché di denuncia infortuni. Ciò consentirebbe di velocizzare e di economizzare i suddetti procedimenti. Sono introdotti anche: l’invio telematico del certificato di gravidanza; la semplificazione degli obblighi di formazione ed informazione a favore di personale impiegato per un massimo di cinquanta giornate lavorative nell’arco dell’anno solare (prestazioni lavorative di breve durata); soppresso l’obbligo di presentazione di numerose certificazioni sanitarie, ad es. quello di idoneità psicofisica per l’assunzione e lo svolgimento di alcune attività lavorative.

Semplificazioni in materia di acquisto della cittadinanza. Lo straniero o l’apolide interessato ad acquisire la cittadinanza italiana potrà dimostrare di essere in possesso dei requisiti di legge a mezzo di ogni tipo di documentazione idonea. Inoltre, non gli saranno più addebitabili le inadempienze dei genitori o mancanze imputabili agli uffici della P.A.

Le zone a “burocrazia zero”. Si tratta di un “percorso sperimentale” attivabile su tutto il territorio nazionale. La P.A. dovrà individuare aree non soggette a vincoli paesaggistici, ambientali, culturale o storico-artistico; in tali aree potranno insediarsi attività produttive che non necessiteranno più del rilascio di apposite autorizzazioni ma dovranno semplicemente comunicare agli interessati l’avvio dell’attività.

Fonte: Governo Italiano.